San benedetto, scritta Arciconfraternita, Santa Scolastica

L'erba di Sant'Agostino


Se prendete la splendida guida di Romano Cordella su Norcia, sarete certamente invogliati a visitare la chiesa di S. Agostino.

Personalmente è una chiesa da me ben conosciuta: i suoi affreschi, l’organo, gli altari e la sagrestia mi videro chierichetto assonnato e birichino.

Ho anche conosciuto alcuni sacerdoti che vi si sono succeduti negli anni: Paolo, Antonio, Luigi, Dario… Quanti ricordi!

Ma ultimamente a Norcia è stata costituita una sola parrocchia e don Dario e don Antonio hanno assunto altri incarichi e per la chiesa di S. Agostino è cominciata la decadenza.

Al principio è scomparso l’orto dove si giocava, poi le canne dell’organo si sono affastellate le une sulle altre, poi l’arco d’ingresso alla casa parrocchiale è stato tenuto in piedi solo perché sorretto da una imbracatura di tubi innocenti. Infine quest’anno la tradizione del pane e alici offerti ai partecipanti (e non) alla Processione del Venerdì Santo è migrata nei locali del Seminario.

Si è toccato il fondo? Purtroppo No. Andate a farvi una passeggiata e vedrete un’erba alta farla da padrona tra i gradini sconnessi dell’ingresso principale.

Desolante.

Soprattutto per il turista che, guida in mano, si avvicina alla chiesa e, di fronte all’erba alta e al portone chiuso, perde ogni speranza di visita.

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